venerdì 9 marzo 2012

CORSO DI FORMAZIONE SULL'INTERVENTO PSICOLOGICO NEI DISTURBI ALIMENTARI

CORSO DI FORMAZIONE SULL'INTERVENTO PSICOLOGICO NEI DISTURBI ALIMENTARI

Il corso si propone di fornire adeguati strumenti per la corretta identificazione dei disturbi alimentari e dei problemi di obesità. L’esigenza di una formazione in questa area nasce dalla constatazione dell’elevato numero di persone che soffrono di questi disturbi, oltre che della scarsità di informazioni attendibili di cui dispongono sia gli operatori che la popolazione in genere.
I disturbi dell’alimentazione vengono affrontati spesso con luoghi comuni e superficialità ed è ancora diffuso un atteggiamento colpevolizzante e svalutante nei confronti di chi ne soffre, tanto che fra questi ultimi, specularmente, è diffuso un sentimento di vergogna.
L’obiettivo del corso è quello di preparare gli utenti e formarli al miglior approccio, basato su un inquadramento corretto del problema. Si affronteranno le varie categorie diagnostiche, anoressia nervosabulimia nervosa, disturbi dell’alimentazione atipici, obesità e se ne descriveranno le caratteristiche ed il trattamento sia attraverso i criteri ufficiali del DSM-IV ed un inquadramento teorico, sia attraverso esempi tratti dall’esperienza clinica. Si approfondiranno in particolare le tecniche di intervento, sia sul piano nutrizionale che psicologico.
Ai partecipanti sarà data l’opportunità di discutere casi clinici portati dai docenti o di presentare a loro volta casi incontrati nel proprio ambito professionale.
Il corso sarà suddiviso in una prima parte di introduzione generale sull’inquadramento teorico e sul trattamento e in una seconda parte che seguirà due binari: quello della riabilitazione nutrizionale e quello dell’intervento di psicoterapia.

SALUTE a 360 GRADI: CHI DICE ANSIA DICE DONNA

SALUTE a 360 GRADI: CHI DICE ANSIA DICE DONNA: CHI DICE ANSIA DICE DONNA

C'E' UN LEGAME FRA IDEAZIONE SUICIDARIA E BULLISMO

C'E' UN LEGAME FRA IDEAZIONE SUICIDARIA E BULLISMO

lunedì 5 marzo 2012

LE 10 REGOLE D'ORO DELL'AUTOSTIMA

LE 10 REGOLE D'ORO DELL'AUTOSTIMA

ECCO LE 10 REGOLE DELLA DIETA PERFETTA

ECCO LE 10 REGOLE DELLA DIETA PERFETTA

DORMI POCO? ATTENZIONE AI FALSI RICORDI

DORMI POCO? ATTENZIONE AI FALSI RICORDI

UNA "CRISI" INSOSTENIBILE

UNA "CRISI" INSOSTENIBILE

AGRUMI PER EVITARE ICTUS

AGRUMI PER EVITARE ICTUS

LA GIOIA DEL PECCATO : THE JOY OF SIN

LA GIOIA DEL PECCATO : THE JOY OF SIN



 I vizi fanno bene alla salute mentale. Se commessi in piccole dosi, possono anche dare slancio all'intelligenza, alla creatività, allontanando rabbia e aggressività. È quanto sostiene lo psicologo Simon Laham dell'Università di Melbourne che, intervistato dall'Ansa, ha raccontato il suo nuovo libro The Joy of Sin, un excursus ben documentato (fitto di risultati della ricerca psicologica più attuale) sui «pregi dei sette vizi capitali per il benessere mentale di ognuno di noi».

VIZI CAPITALI NON SONO DA CONDANNARE. Laham non ha dubbi: «A lungo condannati come serie colpe che ci spediranno dritti all'inferno quando però si dà un più attento sguardo alle evidenze scientifiche (quel che faccio nel mio libro), si scopre che i cosiddetti peccati possono farci bene».
Se ben «maneggiati», spiega lo psicologo in un'intervista i sette vizi capitali migliorano il benessere psichico, l'intelligenza, la creatività e l'altruismo, fanno di noi persone di successo e alla fine anche persone con una moralità più alta.
LA SUPERBIA: fa bene per trasformare i nostri successi in fierezza verso noi stessi e le nostre capacità. La Superbia, quando è orgoglio, ci rende persone più positive e sicure delle nostre scelte. L'importante è che non si trasformi in eccessivo narcisismo,egocentrismo, arroganza e maleducazione.
LA LUSSURIA: rende creativi. La lussuria ci rende più intelligenti e creativi, più inclini ad aiutare gli altri. L'amore fisico è una sorta di gioco a due in cui la partecipazione, la creatività nell'erotismo è sempre più divertente e appagante quando il piacere è reciproco e si è generosi verso il partner. Addirittura, alcuni psicologi evoluzionisti sostengono che la debolezza per il piacere abbia giocato «un ruolo nello sviluppo di molti degli aspetti più interessanti della natura umana l'arte, la musica, il linguaggio la virtù».
LA GOLA auita nel problem solving, nutre intelligenza e altruismo. E in effetti, per i virtuosi che ne sono capaci, fare uno sgarro alla dieta ogni tanto dà piacere senza compromettere la linea. Inoltre studi mostrano che i golosi sono in genere più bravi nella risoluzione di problemi rispetto a chi è sempre a dieta; e che mangiare dolci dispone a offrire il proprio aiuto agli altri. 
L'AVIDITÀ stimola la responsabilità. Peraltro, nello studio si dimostra anche come pensare ai soldi sia un ottimo fattore motivante. Numerose ricerche mostrano che il solo pensare al denaro invoglia a portare a termine un compito anche arduo, perché l'idea stessa induce una sensazione di autosufficienza del tipo «posso farcela da solo».Entro certi limiti, l' avidità ha i suoi aspetti positivi. "Denaro vuol dire opportunità, e quindi occasioni per essere felici", trova Laham. "Se l'avidità non è eccessiva e non compromette le nostre relazioni sociali o la salute, non ci sono controindicazioni alla voglia di arricchirsi". L'avidità, continua, può renderti più felice, motivato e anche più resistente al dolore.Lo psicologo motiva così: «I soldi fanno la felicità se spesi saggiamente, quindi se investiti in esperienze (ad esempio viaggi, concerti, ecc..) piuttosto che in beni materiali da possedere fini a se stessi».
L'ACCIDIA: essere indolenti fa bene, dormire (anche solo una pennichella) migliora memoria e creatività. Sognare a occhi aperti accresce intuito e perspicacia. Laham è categorico: lavorare sì ma senza esagerare. Il riposo è importante e così si riabilita anche la pigrizia. Quel torpore malinconico, quel principio di inerzia che ci pone sul divano con la tv accesa. Questa teoria piacerà sicuramente:  "correre tutto il giorno ha come effetto secondario la tendenza a concentrarci solo sui nostri problemi. È stato dimostrato invece che rallentare e oziare ci mette in sintonia con gli altri. Per questo i pigri sono meno egoisti e più attenti alle esigenze di chi si trova in difficoltà". 
L'INVIDIA: ci consente di migliorarci. Anche l'invidia è fonte di motivazione: Il confronto con l’altro è positivo ci porta a crescere e divenire migliori, spiega Laham, "diventa controproducente se l'oggetto dell'invidia è una figura irraggiungibile". L'orgoglio fa bene se non scade in arroganza e narcisismo, perché è giusto essere fieri dei propri successi.
LA RABBIA: il vizio più redditizio. Da sottolinare però che la rabbia e la violenza sono due cose diverse (é dimostrato che quest'ultima segua alla prima appena nel 2-10% dei casi). La rabbia è un tratto della natura umana nato in noi principalmente per due motivi: aiutarci a lottare per raggiungere i nostri obiettivi, e renderci conto delle ingiustizie intorno a noi.Laham ha sottolineato: «Se incontriamo un ostacolo alla realizzazione dei nostri scopi tendiamo a essere frustrati e arrabbiati, ma sono proprio questi sentimenti che ci inducono a tenere duro e quindi a raggiungere il successo sperato». Ovviamente la rabbia va però gestita bene. Incanalata nel modo corretto.
Lo psicologo Laham mostra come dai vizi, germoglino sensazioni e situazioni positive.